3 luglio
di Geronimo Carreras · Pubblicato · Aggiornato
Il primo nome dei santi che ricordiamo oggi è un nome assai famoso: San Tommaso. Ricordato per lo scetticismo, San Tommaso è il protettore di architetti, artisti, carpentieri, geometri, giudici, muratori e scalpellini.
Il suo nome, in aramaico, significa “gemello”. Ci sono ignoti luogo di nascita e mestiere. Il Vangelo di Giovanni, al capitolo 11, ci fa sentire subito la sua voce, non proprio entusiasta. Gesù ha lasciato la Giudea, diventata pericolosa: ma all'improvviso decide di ritornarci, andando a Betania, dove è morto il suo amico Lazzaro. I discepoli trovano che è rischioso, ma Gesù ha deciso: si va. E qui si fa sentire la voce di Tommaso, obbediente e pessimistica: “Andiamo anche noi a morire con lui”. È sicuro che la cosa finirà male; tuttavia non abbandona Gesù: preferisce condividere la sua disgrazia, anche brontolando.
Facciamo torto a Tommaso ricordando solo il suo momento famoso di incredulità dopo la risurrezione. Lui è ben altro che un seguace tiepido, ma credere non gli è facile, e non vuol fingere che lo sia. Dice le sue difficoltà, si mostra com'è, ci somiglia, ci aiuta. Eccolo all'ultima Cena (Giovanni 14), stavolta come interrogante un po’ disorientato. Gesù sta per andare al Getsemani e dice che va a preparare per tutti un posto nella casa del Padre, soggiungendo: “E del luogo dove io vado voi conoscete la via”. Obietta subito Tommaso, candido e confuso: “Signore, non sappiamo dove vai, e come possiamo conoscere la via?”.
Scolaro un po’ duro di testa, ma sempre schietto: quando non capisce una cosa lo dice.
E Gesù riassume per lui tutto l’insegnamento: “Io sono la via, la verità e la vita”.
Ora arriviamo alla sua uscita più clamorosa, che gli resterà appiccicata per sempre, e troppo severamente. Giovanni, capitolo 20: Gesù è risorto; è apparso ai discepoli, tra i quali non c’era Tommaso. E lui, sentendo parlare di risurrezione “solo da loro”, esige di toccare con mano. È a loro che parla, non a Gesù. E Gesù viene, otto giorni dopo, lo invita a “controllare”. Ed ecco che Tommaso, il pignolo, vola fulmineo ed entusiasta alla conclusione, chiamando Gesù: “Mio Signore e mio Dio!”, come nessuno finora aveva mai fatto. E quasi gli suggerisce quella promessa per tutti, in tutti i tempi: “Beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno”.
Tommaso è ancora citato da Giovanni al capitolo 21 durante l’apparizione di Gesù al lago di Tiberiade. Gli Atti (capitolo 1) lo nominano dopo l’Ascensione. Poi più nulla: ignoriamo quando e dove sia morto. Alcuni testi attribuiti a lui (anche un “Vangelo”) non sono ritenuti attendibili. A metà del VI secolo, il mercante egiziano Cosma Indicopleuste scrive di aver trovato nell'India meridionale gruppi inaspettati di cristiani; e di aver saputo che il Vangelo fu portato ai loro avi da Tommaso apostolo. Sono i “Tommaso-cristiani”, comunità sempre vive nel XX secolo, ma di differenti appartenenze: al cattolicesimo, a Chiese protestanti e a riti cristiano-orientali.
Oltre al ricordo di San Tommaso Apostolo, oggi ricordiamo anche San Raymond Gayrard e Sant’Anatolio.
Il sole sorge alle 06:02 e tramonta alle 20:54. Il culmine è alle 13:28. Durata del giorno quattordici ore e cinquantadue minuti.
La Luna sorge alle 19:26 con azimuth 120° e tramonta alle 05:06 del giorno successivo con azimuth 239°. Fase Lunare: Luna Piena. Visibile al: 89%. Età della Luna: 13,21 giorni
Questo venerdì si presenta all'insegna del cielo sereno. Le temperature saranno ancora elevate, partendo dalla minima di 22 gradi delle prime ore del mattino, fino ai 34 gradi del primo pomeriggio.
Il vento di Maestrale soffierà per tutta la giornata con intensità fino a 31 km/h nel pomeriggio.
La probabilità di pioggia è inferiore al 10%.
È il giorno della bandiera a scacchi per il programma radiofonico “Gran Varietà”, condotto da Johnny Dorelli per ben ventitré stagioni sulla seconda rete radiofonica RAI.
Un programma con musiche dal vivo e scenette comiche che saranno impersonate dai nomi più famosi dello spettacolo.
Era il 3 luglio 1966.
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