3 novembre

Il Martirologio Romano, alla pagina del 3 novembre, annovera un interessante elenco di Santi.

Il primo nome dell'elenco è Santa Silvia. A parte l'ovvia facilità del nome, che mi consente di fare gli auguri ad una marea di persone, Santa Silvia è da ricordare per essere stata la madre di un altro celebre santo, San Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa del VI secolo.

Si narra che Silvia fosse una mamma assai premurosa e tenera, specialmente nei confronti dei due figli, anche se alla storia passò il solo nome di Gregorio.

Silvia e Gordiano, suo marito, fondano una famiglia veramente cristiana, illuminata anche dall'esempio delle due sorelle di Gordiano, che vivono in casa una vita ritirata e mortificata, quasi monastica. Sebbene Gordiano fosse di nobile e ricca famiglia (membro della gens Anicia, con rilevanti cariche pubbliche, un patrimonio più che discreto e una villa meravigliosa al Celio), i due portarono avanti una famiglia per più di 30 anni, fino alla morte di Gordiano nel 573.

Gregorio è nel frattempo diventato funzionario dell’impero bizantino, arrivando a ricoprire la carica di Prefetto di Roma. In cuor suo conserva però una profonda esigenza di vita spirituale e la segreta aspirazione di dedicarsi completamente alla preghiera e alla meditazione. La morte del padre accelera questa scelta definitiva ed egli trasforma la splendida villa paterna al Celio in un monastero, in cui egli entra per primo come semplice monaco, seguito da molti altri giovani romani.

Gregorio fu nominato Papa nel 590.

Silvia fece in tempo a conoscerlo Papa, poiché morì qualche anno dopo.

Oltre a Santa Silvia, oggi si ricordano Sant'Uberto di Tongeren-Maastricht, San Martino de Porres, San Berardo dei Marsi, Sant'Eufrosino e Sant'Amico di Avellana

Sant'Uberto è il protettore di cani da caccia, guardie forestali, fabbricanti di pelli e macellai

Dei miei trascorsi televisivi ne ho già parlato in due interviste, e dunque potrei facilmente ricordare due eventi storici legati al 3 novembre: il debutto di Arnold del 1978, ed il primo film di Godzilla nel 1954.

E invece no! Perché la storia di “oggi” annovera delle ricorrenze ben più datate e, comprensibilmente per me, più importanti!

Partiamo dalla persona: Mary Phelps Jacobs, anche nota come Caresse Crosby, o anche Polly Jacob, ed ancora Polly Peabody. Scrittrice ed editrice statunitense del secolo scorso, è scomparsa a Roma nel 1970.

Fu un personaggio assai controverso, che fece parlare tantissimo di sé, specialmente per il suo stile di vita assai sfrenato.

Ma perché riportare alle pagine elettroniche del blog questo personaggio? Perché fra le tante cose che ha fatto, è la depositaria del brevetto del capo intimo per eccellenza: il reggiseno! Il 3 novembre del 1914 fu depositato con il codice US1115674, classificato con il codice A41C3/00... che potrebbero non dirci nulla in merito all'evento, ma oggi quel codice identifica “Necessità Umane”! Questo per farci capire quanto fu importante la scoperta nella storia, e quanto ancora oggi è un capo che cambia gli scenari economici di tantissime aziende!

Per quanto concerne l'effettiva origine del reggiseno, alcuni ne attribuiscono la paternità alla francese Madame Herminie Cadolle che, all'Esposizione Universale di Parigi del 1889, presentò un corsetto tagliato a metà chiamato “soutien-gorge”, ossia “corsetto-seno

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