4 novembre
di Geronimo Carreras · Pubblicato · Aggiornato
Oggi la pagina dei santi è degna di nota per un personaggio storico molto famoso: San Carlo Borromeo.
Carlo nacque nel 1538 sulle rive del Lago Maggiore, nel castello di Arona. Fu il terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e Margherita de' Medici. L'origine del cognome Borromeo si colloca nelle parole “Buon Romeo”, antica famiglia padovana.
La famiglia materna fu di grande aiuto per la velocissima carriera ecclesiastica: del resto lo zio materno fu Papa nel 1559 con il nome di Pio IV (al secolo Giovanni Angelo de' Medici). E proprio lo zio elesse, appena un mese dopo, il giovanissimo Carlo a cardinale alla tenera età di soli ventidue anni. È, dopo Sant'Ambrogio, il più celebre e popolare arcivescovo di Milano. Fiorito in un'epoca della massima importanza storica, egli è l'uomo di governo che, per la sua attività e le sue eccezionali virtù e qualità, ha lasciato un'orma incancellabile non solamente nell'ambito della chiesa milanese, ma in tutta la cristianità.
Dopo San Carlo Borromeo, la Chiesa ricorda oggi San Chiaro, San Pierio, Sant'Emerico d’Ungheria e Santa Modesta di Treviri.
Una delle ultime manovre finanziarie d'Italia ha consegnato alle imprese l'obbligo di generare uno scontrino elettronico (obbligatorio per tutte le imprese dal 1 gennaio 2020). Senza scendere nei particolari di questa decisione (che personalmente trovo discutibile, ma non certo con due parole su un blog), lo scontrino elettronico va a sostituire quel pezzo di carta che fino ad oggi ci viene consegnato alla cassa di un qualsiasi esercizio commerciale, che esso sia un bar o un ristorante, una ferramenta o una libreria.
Quel pezzo di carta è emesso da una macchina particolarmente complessa, e possiamo anche dire che è tecnologicamente evoluta, che si chiama Registratore di Cassa. Ovvero una macchina che, manco a dirlo, registra tutte le operazioni di cassa, affinché queste siano poi trasmesse agli uffici competenti per la valutazione fiscale.
Eppure il Registratore di Cassa nacque con uno scopo diametralmente opposto, ovvero controllare i movimenti di cassa ma al fine di prevenire le mani lunghe di qualche dipendente che tentava di trattenere una parte dell'incasso!
Era il tardo '800, in un'America che usciva dalla guerra civile: James Ritty, gestore di un saloon a Dayton, nell'Ohio, cercava uno strumento che gli permettesse di controllare questi “movimenti finanziari”. Trovò l'ispirazione nella macchina che contava i giri di carburante sui piroscafi: assieme al fratello inventò il Ritty Model I, denominato anche «marchingegno incorruttibile», brevettandolo martedì 4 novembre 1879, ben centotrentanove anni fa!
Degno di menzione è anche il ricordo del 1962, quando Aba Cercato inaugura le trasmissioni della seconda rete RAI. Con una copertura del 52% del territorio nazionale, alle 21.05 venne trasmesso il programma dedicato all'anniversario della vittoria nella Prima Guerra Mondiale.
Nella clip, una splendida Aba Cercato ancora sulla prima rete RAI, mentre narra la trama di una trasmissione.
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