19 novembre

Il 19 novembre la Chiesa ricorda San Fausto di Alessandria.

Le notizie su San Fausto sono poche e neppure certe. Si sa che visse ad Alessandria d'Egitto, tra la fine del III e l'inizio del IV secolo e fu diacono della Chiesa alessandrina.

Durante la persecuzione di Valeriano, giudicato dal prefetto Emiliano, insieme col vescovo Dionigi e con i diaconi Eusebio e Cheremone, subì l'esilio nella regione di Kefro in Libia col proprio vescovo e con Caio, Pietro e Paolo.

Quando tornò in Egitto condusse una vita di vagabondaggio insieme con i diaconi Eusebio e Cheremone, senza mai trovare un posto sicuro dove potersi fermare.

Eusebio ha fatto di lui questo elogio: "Si è distinto nel confessare la fede ed è stato poi riservato sino alla persecuzione succeduta al nostro tempo; vecchio e pieno di giorni ha consumato nell'età nostra il martirio per decapitazione" (VII, 11, 26)

Morì così durante la nuova persecuzione voluta dall'Imperatore Diocleziano e condannato appunto alla decapitazione.

Assieme a San Fausto, oggi si ricordano anche Sant'Abdia, San Filosofo di Vercelli, Sant'Anastasio II e Sant'Attone di Tordino.

“Caffè e acqua frizzante”: è la richiesta più gettonata che si sente in un qualsiasi bar; e tutti i clienti aspettano qualche secondo per poter gustare la bevanda stimolante per antonomasia, discendente da un centinaio di specie di piante.

Quella macchina che produce l'espresso è stata brevettata nell'oggi di 118 anni fa, nel 1901: Luigi Bezzera ribattezzò la sua macchina per il caffè espresso “Tipo gigante con doppio rubinetto”.

La Bezzera è ancora oggi una rinomatissima marca di macchine per caffè espresso.

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