15 dicembre
di Geronimo Carreras ·
Un po' più in ritardo rispetto agli altri giorni...
Il ricordo dei santi di oggi comincia con Santa Maria Crocifissa (Paola) Di Rosa.
Era figlia di Clemente Di Rosa e di Camilla Albani, appartenenti a una nobile famiglia bresciana. Perse la madre all'età di undici anni, in quello stesso anno entrò nel collegio della Visitazione per completare gli studi.
A diciassette anni terminati gli studi, la famiglia pensò a un matrimonio, ma Paola rivelò al padre di aver fatto voto di castità. Il padre la mandò allora a dirigere una fabbrica di filati della famiglia a Acquafredda in riva al fiume Chiese, fabbrica che dava lavoro a una settantina di operaie.
In aggiunta all'impegno come manager dell'azienda famigliare la giovane iniziò a organizzare aiuti per i poveri e gli ammalati, organizzando attorno a sé un gruppo di giovani ragazze della regione, che svolsero senza alcun riconoscimento un intensa attività come infermiere e catechiste.
Nel 1836 la Lombardia fu colpita dal colera e il gruppo di giovani donne si distinse nell'assistenza dei malati sia in lazzaretto che nelle case private. In quegli anni, con l'aiuto del vescovo Pinzoni, il gruppo diede vita a due scuole per sordomuti.
Nel 1840 il gruppo contava 32 compagne con esperienza infermieristica e di istruzione religiosa pur non avendo ancora uno statuto ufficiale.
L'istituto ottenne l'approvazione dall'imperatore Ferdinando I d'Austria il 7 maggio 1844 e quella di papa Pio IX il 23 dicembre 1847. Con la definitiva approvazione imperiale del 14 aprile 1852 si poté procedere all'erezione canonica della congregazione e venne celebrata la cerimonia della professione dei voti da parte delle prime aspiranti.
Anche Paola Francesca pronunciò i voti religiosi, prendendo il nome di suor Maria Crocifissa, come la sorella maggiore morta nel 1839.
La comunità estese il proprio operato in tutta la Lombardia e nel Veneto.
Nel 1954 Maria Crocifissa si ammalò gravemente nella casa di Mantova: rientrata a Brescia vi morì il 15 dicembre dello stesso anno all'età di 47 anni.
Oggi si ricordano anche la Beata Maria Vittoria de Fornari Strata, San Bacco e Santa Virginia Centurione Bracelli.
«Mi chiamo Fabiana e sono qui per presentare le trasmissioni della terza rete».
Letta adesso e con un tono asettico, non ci sarebbe alcunché di strano in questa frase. Ma catapultiamoci nel 1979, in un sabato sera alle 18.30, e prendiamo una Fabiana Uderio che pronuncia con una voce sensualissima questa frase, ed otteniamo il battesimo delle trasmissioni della terza rete RAI.
Mezz'ora dopo debutta il Tg3 (direttore Biagio Agnes, condirettore Sandro Curzi), che nei primi dieci minuti si dedica alle notizie nazionali ed internazionali, mentre nei restanti venti si dà spazio all'informazione regionale. Alle 19.30 va in onda "Tuttinscena", rubrica di cinema, spettacolo e musica, e a seguire il primo appuntamento cinematografico del fine settimana con il film “La presa del potere di Luigi XIV”, per la regia di Roberto Rossellini.
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